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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

L'ombra di colui - Parte 3

Eccomi giunto alla terza e ultima parte della lunga ma (spero) interessante  disamina, dove riporto quale possa essere l'identità di questo misterioso personaggio. La figura che meglio sembra adattarsi alla descrizione presentata è quella di Ponzio Pilato. Tale lettura fu proposta per la prima volta da E. Bambarani (Due chiose dantesche, Verona 1897), ripresa poi anche dal Pascoli. Vediamo se le considerazioni fin qui esposte si adattano a questa figura storica: prefetto in Galilea per un decennio durante il regno di TIberio, è famoso perchè fu giudice nel processo a Gesù, durante il quale si rifiutò di condannarlo (sappiamo che in seguito se ne lavò le mani), cedendo poi di fatto alle richieste dei sadducei che ne chiedevano al crocifissione. Impedire e sedare rivolte o tumulti era una sua responsabilità; ciò che fece quando si vide chiamato a giudicare il Cristo fu un valido esempio di come abbia fino all'ultimo cercato di evitare problemi molto più gravi. In Gesù, riconobbe ...

Le tre facelle

Le meraviglie, legate all'osservazione del cielo da parte di Dante nei primi canti del Purgatorio, non si esauriscono di certo con la storia delle quattro stelle. Prima di addormentarsi nella Valletta dei Principi, il Poeta indugia ancora nell'ammirare il Firmamento per notare che ora in cielo brillano tre stelle in prossimità del Polo. Li occhi miei ghiotti andavan pur al cielo, pur là dove le stelle son più tarde, sì come rota più presso a lo stelo. E 'l duca mio:  «Figliol, che là sù guarde? » E io a lui:  «A quelle tre facelle di che 'l polo di qua tutto quanto quanto arde». Purg VIII, vv. 85 - 90 Analizzando la conformazione del cielo, risulta molto improbabile che si tratti di stelle circumpolari e di certo il gruppo delle tre, visibili nelle ore serali, non prende il posto delle quattro osservabili quella stessa mattina, come afferma Virgilio nei versi successivi. Questo perché in generale non è possibile che due costellazioni circumpolari si scambino di posto, s...

La caduta di Lucifero

L'evento noto come "Caduta di Lucifero" è così importante che il Poeta ne fa cenno in ciascuna Cantica.  La prima volta nel XXXIV canto dell'Inferno: è Virgilio a spiegarne con dovizia di particolari la dinamica che, sia detto in tutta onestà, non è così semplice da descrivere. Nei versi in questione il balletto degli avverbi di luogo e delle varie indicazioni è evidente e tutt'altro che chiaro, a una prima e più superficiale analisi. Proviamo a fare un poco di ordine: sappiamo che Dante e Virgilio si trovano nella " natural  burella" , una sorta di cavità nella roccia che ospita le zampe di Lucifero. Gli avverbi " qua ", " da questa parte " e analoghi si riferiscono all'Emisfero Australe; l'" Emisperio nostro " è invece quello Boreale e indica la direzione opposta. Analizzando con attenzione i seguenti versi:   Da questa parte cadde giù dal cielo e la terra, che pria di qua di qua si sporse, per paura di lui, fé del...