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Visualizzazione dei post da settembre, 2023

L'ombra di colui - Parte 3

Eccomi giunto alla terza e ultima parte della lunga ma (spero) interessante  disamina, dove riporto quale possa essere l'identità di questo misterioso personaggio. La figura che meglio sembra adattarsi alla descrizione presentata è quella di Ponzio Pilato. Tale lettura fu proposta per la prima volta da E. Bambarani (Due chiose dantesche, Verona 1897), ripresa poi anche dal Pascoli. Vediamo se le considerazioni fin qui esposte si adattano a questa figura storica: prefetto in Galilea per un decennio durante il regno di TIberio, è famoso perchè fu giudice nel processo a Gesù, durante il quale si rifiutò di condannarlo (sappiamo che in seguito se ne lavò le mani), cedendo poi di fatto alle richieste dei sadducei che ne chiedevano al crocifissione. Impedire e sedare rivolte o tumulti era una sua responsabilità; ciò che fece quando si vide chiamato a giudicare il Cristo fu un valido esempio di come abbia fino all'ultimo cercato di evitare problemi molto più gravi. In Gesù, riconobbe ...

Le ruine dell'Inferno

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 Il termine ruina viene utilizzato per la prima volta nella prima cantica, nel V canto, n on appena il Poeta fa il suo ingresso nel II cerchio;  egli si accorge immediatamente di questa formazione rocciosa (senza però darne piena spiegazione). Ce ne saranno altre, che però Dante descrive e presenta in modi e con espressioni sempre diverse. Se al Purgatorio si è potuto constatare come le ruine costituissero parte di un'unica struttura, caratterizzata da una precisa conformazione e un particolare sviluppo, la stessa cosa si potrà dire anche per quelle presenti nel Cavo infernale.  È  inoltre ragionevole ammettere che queste ultime abbiano la stessa forma di quelle che si incontrano lungo le pendici del Monte. Nel suo percorso a spirale, Dante le incrocia in punti determinati: stabilire quali essi siano e in quelle occasioni riconoscere il modo in cui egli le descrive, può aiutare a ricostruire le ruine nella loro interezza. Come già detto, la prima occasione si ha al I...

Dimensioni dell'Inferno

 Diversamente da quanto si possa credere, per ricavare le dimensioni dell'Inferno dantesco, o la sua forma, non è sufficiente partire dalle indicazioni fornite nella prima Cantica. A tal proposito, mi vengono in mente gli studi di due docenti dell'Accademia dei Lincei a Firenze: tali Manetti e Vellutello, ai quali Galilei affidò il compito di risolvere il problema. Se si ripercorrono i passi seguiti dai due studiosi, ci si rende conto di come essi abbiano fissato le dimensioni fornite da Dante (in particolare q uelle delle Malebolge): Tu non hai fatto sì a l’altre bolge;  pensa, se tu annoverar le credi,  che miglia ventidue la valle volge Inf XXIX, vv. 7-9  per poi costruire il resto dell'architettura del Cavo infernale sulla base di assunzioni prive di riscontro con il testo e del tutto personali. In entrambi i casi, le loro conclusioni sembrano non avere alcuna aderenza al testo, eccezion fatta per le misure alle Malebolge, di cui si è già parlato. In altri termin...