L'ombra di colui - Parte 3

Eccomi giunto alla terza e ultima parte della lunga ma (spero) interessante  disamina, dove riporto quale possa essere l'identità di questo misterioso personaggio. La figura che meglio sembra adattarsi alla descrizione presentata è quella di Ponzio Pilato. Tale lettura fu proposta per la prima volta da E. Bambarani (Due chiose dantesche, Verona 1897), ripresa poi anche dal Pascoli. Vediamo se le considerazioni fin qui esposte si adattano a questa figura storica: prefetto in Galilea per un decennio durante il regno di TIberio, è famoso perchè fu giudice nel processo a Gesù, durante il quale si rifiutò di condannarlo (sappiamo che in seguito se ne lavò le mani), cedendo poi di fatto alle richieste dei sadducei che ne chiedevano al crocifissione. Impedire e sedare rivolte o tumulti era una sua responsabilità; ciò che fece quando si vide chiamato a giudicare il Cristo fu un valido esempio di come abbia fino all'ultimo cercato di evitare problemi molto più gravi. In Gesù, riconobbe ...

Le quattro luci sante

 Dalla spiaggia del Purgatorio, Dante può ammirare quattro stelle molto luminose:


I' mi volsi a man destra, e puosi mente

a l'altro polo, e vidi quattro stelle

Purg I, vv. 22 - 23

L'episodio in sé è a tutta prima piuttosto semplice, pur nella sua meravigliosa poesia, ma da un'analisi più attenta emergono aspetti tutt'altro che immediati da spiegare. Moltissimi studiosi ad esempio hanno cercato di stabilire, al di là dei significati metaforici o allegorici attribuibili alle quattro stelle, se esse siano reali oppure no, se Dante abbia voluto fare riferimento ad astri di cui aveva sentito parlare e, nel qual caso, se sia possibile identificarli. È plausibile che egli sia venuto a conoscenza di resoconti fatti da marinai, che nei loro viaggi si erano spinti al di sotto dell'Equatore, e avevano riportato la descrizione di astri molto luminosi che avevano fatto loro da guida. Così come nelle rotte settentrionali, i marinai seguivano la stella Polare, così in quelle nell'Emisfero meridionale, essi cercavano un punto di riferimento, individuandolo nella formazione che oggi chiamiamo Croce del Sud. Rimasto sicuramente affascinato da questi resoconti, Dante deve aver preso spunto per descrivere il cielo stellato durante il suo viaggio.

In base ai risultati ottenuti fino a questo momento, in termini di posizione e dimensioni del Purgatorio, sarà possibile proporre un nuovo modo per affrontare la questione e cercare di dare una risposta alle molte domande che sono sorte in merito a questa singolare vicenda.

Al fine di stabilire cosa abbia potuto vedere Dante dal suo punto di osservazione, è sufficiente ricreare il cielo stellato che si offriva i suoi occhi, quando dice: "I' mi volsi a man destra, e puosi mente/a l'altro polo". Tra le diverse stelle presenti sulla volta celeste, di certo le più luminose sono proprio quelle appartenenti alla Croce del Sud, il ché vuol dire che con ogni probabilità sono le stesse menzionate nel primo canto.


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