Lucifero
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Nel post precedente abbiamo analizzato il problema delle dimensioni di Lucifero, ricavandone l'altezza in base a quelle dei Giganti. La questione però è tutt'altro che risolta; ritengo infatti che il valore della sua altezza vada riferito solo a ciò che può essere ricavato e associato alla parte visibile del suo corpo, al di sopra del ghiaccio, ovvero a ciò che Dante può vedere di lui.
Questa precisazione deriva dal fatto che, ammettendo pari a circa 166 braccia la parte che fuoriesce dalla superficie del lago di Cocito, la parte al di sotto fino al centro della Terra sia di pari misura. Ora, se dal momento in cui Dante e Virgilio iniziano la discesa lungo i fianchi di Belzebù (sono le sei del pomeriggio):
Ma la notte risurge, [...]
Inf. XXXIV, v. 68
fino al momento in cui i due raggiungono il centro del Pianeta (le sette e mezzo)
e già il sole a mezza terza riede».
Inf. XXXIV, v. 96
(facendo le dovute considerazioni su uno scarto di 12 ore nel passaggio da un emisfero all'altro) ecco che per compiere una distanza di 166 braccia non si può impiegare quasi un'ora e mezza di tempo. Le cose per Lucifero devono stare diversamente sotto la superficie del ghiaccio, rispetto a ciò che appare al di sopra, come per i Giganti oltre il bordo del pozzo.
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